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ToggleCos’è la Consent Mode?
La Consent Mode (Modalità Consenso) è una funzionalità sviluppata da Google che consente ai proprietari di siti web di ottenere un maggiore controllo sulla raccolta dei dati degli utenti in conformità con le leggi sulla privacy, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Questa funzionalità permette ai siti di adattare la modalità di funzionamento dei loro tag pubblicitari e di analisi in base allo stato del consenso degli utenti, evitando così di raccogliere dati quando il consenso non è stato fornito.
Funzionalità chiave della Consent Mode:
- Personalizzazione: I tag pubblicitari possono essere disattivati o attivati a seconda del consenso dato dall’utente.
- Controllo: Fornisce agli utenti un maggiore controllo sulla loro privacy.
- Analisi: Offre una visione d’insieme più chiara dei dati raccolti, distinguendo tra le sessioni in cui il consenso è stato fornito e quelle in cui non è stato accordato.
Quando è stata rilasciata la prima versione?
La prima versione della Consent Mode è stata rilasciata da Google nel settembre 2020. La sua introduzione ha rappresentato una svolta significativa per i proprietari di siti web che si trovavano a dover adattare le loro politiche di raccolta dati alle nuove norme europee. Questo strumento ha reso possibile rispettare le scelte degli utenti riguardo al consenso e al contempo fornire dati preziosi per l’ottimizzazione delle strategie di marketing.
Cosa sta ad indicare il CMP?
Il CMP, acronimo di Consent Management Platform (Piattaforma di Gestione del Consenso), è uno strumento utilizzato dai proprietari di siti web per gestire il consenso degli utenti alla raccolta dei loro dati personali. Attraverso i CMP, gli utenti possono gestire facilmente le loro preferenze in materia di privacy e decidere quali dati consentire che siano raccolti.
Le funzioni principali di un CMP includono:
- Raccolta del Consenso: Fornisce agli utenti informazioni chiare sulle politiche di raccolta dei dati e richiede il loro consenso.
- Archiviazione dei Consensi: Memorizza in modo sicuro le scelte dell’utente, rispettando le normative sulla privacy.
- Adattamento dei Tag: Coordina con i tag pubblicitari e di analisi per rispettare le scelte dell’utente.
Cosa cambia con la Consent Mode V2?
La Consent Mode V2 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alla prima versione, aggiungendo funzionalità avanzate che consentono una maggiore flessibilità e precisione nella gestione del consenso.
Principali novità della Consent Mode V2:
- Più Controllo sulle Categorie di Dati: La versione V2 permette una gestione più dettagliata del consenso, dando la possibilità di definire categorie di dati specifiche per le quali gli utenti possono esprimere preferenze individuali.
- Maggiore Integrazione con i CMP: La V2 si integra meglio con le piattaforme CMP, offrendo una gestione del consenso più fluida e coerente.
- Personalizzazione Avanzata dei Tag: Consente ai proprietari dei siti di specificare con precisione quali tag attivare o disattivare in base alle categorie di dati per le quali è stato dato il consenso.
Ai fini delle normative europee, è obbligatoria averla per i siti internet?
La Consent Mode non è obbligatoria secondo le normative europee, ma rappresenta una soluzione altamente raccomandata per garantire la conformità alle leggi sulla privacy, in particolare al GDPR. L’uso della Consent Mode permette ai siti web di:
- Rispetto del GDPR: Garantire che i dati siano raccolti solo quando il consenso esplicito è stato ottenuto.
- Raccolta Dati Migliorata: Fornire informazioni accurate sui visitatori anche quando il consenso completo non è stato dato, mantenendo il rispetto delle norme.
La Consent Mode è particolarmente utile per i siti che utilizzano pubblicità e analisi di terze parti, garantendo un livello più alto di conformità e trasparenza.
In sintesi, la differenza tra Consent Mode e Consent Mode V2 risiede soprattutto nella maggiore granularità e flessibilità offerte dalla seconda versione, che risponde alle crescenti esigenze di conformità e trasparenza nell’ambito della privacy dei dati.